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Luigi Siciliani

cdf luigisiciliani ritrattoCome il Goofus Bird, l'uccello di Jorge Luis Borges che costruisce il nido a rovescio e vola all'indietro, perché non gli importa del posto dove va, ma di quello dove stava, Luigi Siciliani vive la sua vita non lunga ma intensa di antenato illustre. L'uomo dalle sette lingue. Il traduttore finissimo dal greco e dal latino, come dall'inglese, dal francese, dal tedesco, dal portoghese. Il romanziere di un unico romanzo di formazione, tra dimensioni estetizzanti, etiche e di impegno sociale. Il pubblicista e il polemista antitedesco. Il soldato. Il critico. L'intenditore d'arte. Il politico... Il cantore dell'amore, del mare color del vino, della montagna e della campagna di Calabria. Delle radici di tutto un mondo scomparso, di cui si fa guida, come il Goofus Bird di Borges, che costruisce il nido a rovescio e vola all'indietro, perché non gli importa il posto dove va, ma di quello dove stava.
[a cura di Nicola Siciliani de Cumis e Daniela Vittori]


Fu poeta e scrittore. Nato a Cirò (Catanzaro, ora Crotone) il 18 febbraio 1881, si laureò a Roma, in legge nel 1903 e in lettere l'anno successivo. Si trasferì nel 1907 a Milano, dove esercitò per molti anni un'attiva propaganda patriottica, che lo portò a fondare il settimanale "Il tricolore" e, con altri intellettuali, l'Assiociazione nazionalista (1910), trasferendo sul piano politico una convinzione ravvivata in lui dalla cultura classica. Partecipò come capitano alla Prima Guerra mondiale; fu deputato dal 1919 al 1925 e sottosegretario alle Belle Arti dall'agosto 1922 alla soppressione dell'ufficio (aprile 1923).
Romanziere di un solo romanzo, in Giovanni Francica (Milano, 1910) fornì uno dei migliori libri italiani dell'immediato anteguerra, al quale, olte che per la felicità di alcuni caratteri e pagine, dovrà ritornare chi voglia seguire il formarsi di nuovi spiriti nella generazione che, educata, ma anche aduggiata, dalla grandezza di Carducci, D'Annunzio e Pascoli, versò le sue migliori energie nel conflitto europeo. Nettamente autobiografico, e fra l'artista e il dilettante, fra il filosofo e il mistico, Giovanni Francica ha d'un Andrea Sperelli e d'un Giorgio Aurispa uscito dalla piccola borghesia provinciale. Ma invece di perdersi negli estetismi o nelle lussurie, trova infine salvezza nell'azione politica e sociale, comunque modesta; nella fedeltà alla sua gente e alla terra. La tenuissima trama è sostenuta da un tono affettuoso, venato d'onesta, cordiale ironia. Fu, per quegli anni, una qualità piuttosto nuova di tradizionalismo, senza pompa, senza intenti ornamentali. Con un senso di civica grecità, vi si realizza un classicismo più vitale e profondo di quello che Siciliani cercò di affermare nelle opere poetiche (Sogni pagani, 1906; Rime della lontananza, 1906; Corona, 1907; Arida matrix, 1909; Poesie per ridere, 1909; L'amore oltre la morte, 1912; Per consolare l'anima mia, 1920; L'altare del fauno, 1923), dove non oltrepassò un assai personale, malinconico allessandrinismo. Tutta la sua produzione in versi si può dire laboriosamente coltivata all'ombra dell'Anthologia greca e degli elegiaci ed epigrammisti latini.
Oltre che di letterature classiche (si veda soprattutto la traduzione degli Erotici dell'Anthologia, 1922), fu studioso di letteratura inglese; in questo campo il frutto più curato sono le traduzioni metriche da Keats a Kipling (Poeti inglesi moderni, 1924). Tradusse anche Lettere d'amore d'una monaca portoghese (Mariana Alcoforado, 1909) e fu autore di Studi e saggi, 1913.
Morì a Roma il 24 maggio 1925.
[da: Enciclopedia Italiana Treccani, voce Siciliani, Luigi, a cura di Emilio Cecchi]




  • Viene di seguito presentata un’antologia di carte di famiglia sulla personalità e l’opera di Luigi Siciliani, nel suo tempo e negli spazi formativi propri di una cultura composita e tuttavia coerente nelle sue pur diverse dimensioni operative. Si tratta di un ricco campionario di lettere, manoscritti di vario genere, dattiloscritti, stampe, articoli di giornale, fotografie ecc., tutti documenti sul tema “Luigi Siciliani”, uno degli autori più illustri di cui l’Archivio Siciliani de Cumis attualmente dispone.
    La documentazione è una sintesi del più ampio dossier, a cura di Nicola Siciliani de Cumis e Daniela Vittori, che si trova nel portale Archivi di famiglia dell'Università di Roma La Sapienza.

    Articolo di Luigi Siciliani da "L'Alba di Cremissa", a. 1, n. 17 del 1° dicembre 1893 (pdf, 6.43 MB)
    Lettere di Giovanni Pascoli a Luigi Siciliani (pdf, 7,47 MB)
    Lettere di Luigi Siciliani a Miguel de Unamuno (pdf, 5.43 MB)
    Lettere di Margherita Sarfatti a Luigi Siciliani (pdf, 5.63 MB)
    Carteggio Siciliani - Mussolini per la soppressione del Sottosegretariato delle Belle Arti (pdf, 1.79 MB)
    36 lettere di Pascoli, D'Annunzio, Gozzano, Borgese, Moretti, Boccioni e Marinetti a Luigi Siciliani, da "Rinascita", a. 33, n. 34 (27 giugno 1976), p. 19-26 (pdf, 9,60 MB)
    Copertine di edizioni di opere di o su Luigi Siciliani (pdf, 2,88 MB)
    Rassegna stampa essenziale su Luigi Siciliani (9.83 MB)
    Siti su Luigi Siciliani (doc, 26,54 KB)
    Approfondimenti (portale Archivi di famiglia dell'Università di Roma La Sapienza)

    2012-2014 Carte di Famiglia