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Archivio di Stato di Asti

L'Archivio di Stato di Asti è stato istituito con D.M. 15 aprile 2009. La prima sede è stata ultimata nel 1964, mentre dal 2000 è stato ultimato il recupero dell'attuale sede.

Attualmente l’Archivio di Stato di Asti ha sede in una struttura monumentale risalente al XVII sec. La fondazione del Monastero di Sant’Anna, ora sede dell’Archivio di Stato di Asti, è ancora avvolta nel mistero. Secondo le notizie riportate dall’Incisa, storico di Asti del ‘700, nel 590 circa, quando Vescovo di Asti era San Secondo, alcune suore dell’ordine benedettino con l’appoggio della regina longobarda Teodolinda diedero vita a un’importante esperienza di vita monastica piemontese. Il monastero venne dedicato a Sant’Anna, per volontà della stessa regina longobarda. Nel 1245 le monache aderirono alla regola circestense.  Tra il 1720 e il 1726 Benedetto Alfieri realizzò un ampio restauro dell'edificio, mentre intorno al 1750 Deillala Beinasco realizzò lo scalone monumentale del convento.

Molti fondi conservati, ancora da studiare e scoprire in modo completo, appartengono a importanti famiglie, tra le quali i Roero di Cortanze (1473-1972) e di Settime (1496-1876), il Fondo Goria, Presidente del Consiglio (1987-1988) e dal 2011 il Fondo Siciliani de Cumis, ancora da classificare.
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